CS – Ricorso al Tar sul no al Polo Logistico di Medesano – Legambiente esprime solidarietà all’Amministrazione Comunale

Comunicato stampa


Ricorso al Tar sul no al Polo Logistico di Medesano: Legambiente esprime solidarietà all’Amministrazione Comunale.

La tutela del suolo agricolo è di primaria importanza, sono dimostrati scientificamente i benefici legati al dissesto idrogeologico e all’assorbimento dei gas responsabili del cambiamento climatico.
Il 29 dicembre scorso, con delibera n° 190, la giunta di Medesano ha NEGATO la “Variante al piano urbanistico attuativo di iniziativa privata a carattere artigianale – industriale denominato “APS” in località Medesano”, più precisamente il Polo Logistico in località Travignano Strada Ghiaie.
Questa decisione, da tempo auspicata, va nella giusta direzione.
Se la variante fosse stata approvata con l’insediamento iniziale di 33 ettari, vi sarebbe stato il concreto rischio di ulteriore sviluppo di un vastissimo Polo Logistico, molto maggiore di quanto previsto dalla variante in oggetto, dall’estensione potenziale di oltre 100 ettari.
Legambiente si è battuta fin dall’inizio contro questa prospettiva, presentando osservazioni, incontrando i vari organismi interessati, organizzando assemblee e partecipando a iniziative nate in tutto il territorio medesanese.
L’argomento ha destato molta preoccupazione nei cittadini di Medesano e nelle zone limitrofe.
È evidente, infatti, che l’insediamento avrebbe determinato un impatto negativo considerevole sulla qualità della vita a causa dell’aumento del traffico e di conseguenza della qualità dell’aria e della sicurezza stradale.
Sarebbe cambiata l’intera viabilità del comune, da Ramiola a Medesano, che avrebbe visto centinaia di tir al giorno transitare sulla già pericolosa SS357 che attraversa i centri urbani.
La paventata – tuttavia incerta – apertura di un casello dell’autostrada nei pressi del polo, realizzato fra diversi anni, avrebbe causato un ulteriore consumo di suolo agricolo.
È stata una vertenza difficile, promossa inizialmente dal comitato spontaneo nato a Medesano “Comitato Ghiaie No Logistica” e da “Legambiente Fornovo”, che ha poi coinvolto diverse centinaia di persone, associazioni e partiti.
Grazie alla pressione della cittadinanza e dall’analisi attenta delle conseguenze ambientali, l’Amministrazione è stata incoraggiata a prendere la giusta decisione. La scelta è stata quindi anche un atto di ascolto alla cittadinanza che ha espresso forte preoccupazioni per l’intervento che avrebbe colpito il territorio.
Abbiamo appreso del ricorso al TAR che la società proponente l’opera ha avviato contro la delibera del Comune, pertanto esprimiamo solidarietà verso gli amministratori confidando in una sentenza positiva.
A tale proposito intendiamo rimarcare due importanti elementi:
1) la pianificazione del territorio – nell’ambito della normativa regionale e nazionale e nel rispetto dei legittimi diritti dei privati – è di competenza dell’Amministrazione comunale.
2) un insediamento di tale natura – così impattante sul territorio, sulla salute e sulla viabilità, una variante così significativa – deve essere considerato alla stregua di un nuovo insediamento produttivo con le relative valutazioni di impatto ambientale, e non come una semplice variante di un piano urbanistico.
La decisione virtuosa della giunta comunale medesanese va in direzione della salvaguardia del territorio, in coerenza sia con la tutela del prezioso suolo agricolo della nostra Food Valley, sia con la presenza dell’importante Riserva della Biosfera Mab Unesco – Appennino Tosco Emiliano. Confidiamo che anche le altre amministrazioni territoriali, Provincia e Regione, diano l’adeguato supporto al Comune in questa scelta virtuosa.
Visti i dati sul consumo di suolo a livello regionale e nazionale auspichiamo che questa decisione sia di esempio per altre realtà e porti a un’inversione di tendenza sulla gestione del territorio non solo a Medesano ma anche nel contesto nazionale. Inoltre, si sottolinea, ancora una volta, la necessità che vengano apportate correzioni alla legge regionale sul consumo di suolo al fine di migliorarne l’efficacia.


Legambiente Emilia-Romagna
Legambiente Circolo di Fornovo


CS_Legambiente su disagi pendolari linea ferroviaria Pontremolese

COMUNICATO STAMPA

Fornovo di Taro, 3 Giugno 2020

Forti disagi per i pendolari della linea ferroviaria Pontremolese nella Fase 2

Preoccupazione per le limitazioni del servizio e le criticità dei pendolari

Legambiente chiede di porre rimedio

Sono tante le segnalazioni che Legambiente ha ricevuto da parte dei pendolari della linea ferroviaria Pontremolese, in particolare lavoratori, riguardo alle modifiche o cancellazioni dei servizi erogati sulla tratta nella cosiddetta Fase 2, in seguito all’emergenza sanitaria Covid-19.

Diversi treni hanno subito cancellazioni o modifiche, costringendo i pendolari a fare sacrifici, oppure a spostarsi direttamente tramite trasporto su gomma, con bus e soprattutto con auto private.

In particolare si segnalano problemi per i pendolari in partenza da Parma o Fidenza verso Pontremoli.

In partenza da Parma risultano attualmente solo un treno alle 06:25 e un bus alle 06:45che intercetta il treno 11365 a Pontremoli, treno che normalmente partirebbe da Parma alle 7:50 e ora risulta partire da Pontremoli alle 9:05, sempre in direzione La Spezia. Nessuna altra possibilità poi fino alle 12:25

Ancora più critici i disagi per chi parte da Fidenza: al momento non ci sono collegamenti diretti ed è necessario cambiare a Parma, è disponibile solo un treno alle 05:58 e poi nessuna altra possibilità fino alle 11:44. Insomma, in questo modo si riduce un servizio per i comuni lungo la direttrice, da Collecchio a Fornovo, aumentando il bisogno di mobilità su gomma su una tratta già congestionata.

Orari ancora più impegnativi per i lavoratori che arrivano fuori da Parma o Fidenza e devono cambiare treno. Meno disagi sono riscontrati al rientro nel tardo pomeriggio, quando risultano disponibili diversi treni.

Chiediamo quindi a tutte le parti di confrontarsi per trovare al più presto una soluzione per garantire le fasce orarie indispensabili per i lavoratori pendolari che si muovono in entrambe le direzioni. Soprattutto se si considera che la linea stradale via Spezia è sempre congestionata e il treno, se fosse potenziato, potrebbe risolvere diverse problematiche.

Non è più rimandabile il potenziamento dei servizi di trasporto su ferro per garantire servizi adeguati, limitando il numero di automobili circolanti e riducendo l’inquinamento.

Inoltre, in questa fase storica particolare, è bene considerare anche la componente fondamentale del distanziamento sociale, che forse potrebbe essere garantita più facilmente con i treni, rispetto ai bus. 

Questi temi si riproporranno in particolar modo a settembre, quando si dovrebbero riaprire le scuole e i ragazzi dovrebbero tornare a viaggiare.

È inaccettabile che mentre da un lato c’è uno sforzo corale, che vede assieme Legambiente, amministratori locali e parlamentari per raddoppiare la linea, allo stesso tempo c’è chi agisce per sopprimere le corse, causando diversi disagi in questo fondamentale asse di trasporto sostenibile.

Ci auguriamo che questo momento di difficoltà sia un’opportunità per un largo confronto e una revisione globale della mobilità dei nostri territori.
— 
Ufficio Stampa – Legambiente Emilia Romagna
Via Massimo Gorki, 6 – 40128 Bologna
Tel: 051-241324
Fax: 051-0390796

E-mail: ufficiostampa@legambiente.emiliaromagna.it
Web: www.legambiente.emiliaromagna.it

Scarica il file